Si tratta del primo filobus connesso alla rete 5G, frutto di un progetto realizzato da Politecnico di Milano, Atm – Azienda Trasporti Milanesi e Comune di Milano, in partnership con Vodafone e Ibm

 

Sensori intelligenti che permettono ai veicoli di dialogare costantemente lungo il percorso con i semafori e l’infrastruttura stradale: non è utopia, ma il primo passo verso la guida autonoma che a Milano è già realtà grazia e Tech Bus, il primo filobus sviluppato attraverso un progetto di ricerca sulla mobilità che implementa tecnologie cloud ibride connesse alla rete 5G per la guida assistita.

Realizzato da Politecnico di Milano, Atm e Comune di Milano, insieme a Vodafone e Ibm, il progetto nasce nell’ambito del JRL, Joint Research Lab per la mobilità urbana, di cui fanno parte anche la Fondazione Politecnico di Milano, la Cciaa di Milano, Abb, Brembo, Enel – X, Pirelli, Solaris e Stm.

«La mobilità è un settore chiave per lo sviluppo e per la crescita del territorio e delle città, crocevia tra tecnologia d’avanguardia e servizi di precisione – afferma su Map Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano. – Qui si giocano alcune delle grandi sfide del futuro. Milano, come altre realtà al mondo, diventa teatro di una sperimentazione che unisce le competenze dell’università alle tecnologie messe a disposizione da alcune grandi aziende, con le quali il Politecnico di Milano opera in sinergia da tempo. Un progetto che vuole diventare un dimostratore delle tecnologie per una mobilità sostenibile e sicura».

Il primo Techbus guidato dall’innovazione è un filobus della flotta Atm sulla linea filoviaria 90/91”: i sensori intelligenti a bordo utilizzano la comunicazione V2I (Vehicle to Infrastructure) per consentire al mezzo di dialogare costantemente lungo il percorso con i semafori e l’infrastruttura stradale, contribuendo a creare un ecosistema di mobilità cooperativa in cui le tecnologie permettono di migliorare la sicurezza stradale e pone le basi per la nuova frontiera della guida autonoma. All’esterno, una livrea riconoscibile realizzata ad hoc sarà caratterizzata da colori che rappresentano l’evoluzione tecnologica, l’indaco e il blu, e la sostenibilità ambientale che rappresenta per definizione il mezzo a trazione elettrica, il verde.

«Il Tech Bus – afferma Stefano Rebattoni, Amministratore Delegato di Ibm Italia– è la dimostrazione che la combinazione tra capacità umane e tecnologie esponenziali, come intelligenza artificiale e internet of things, può produrre benefici concreti e sostanziali per ognuno di noi. Supportando, come in questo caso, il lavoro di chi si occupa della mobilità pubblica e migliorando la qualità della vita nelle nostre città. Siamo orgogliosi di aver contribuito con le soluzioni e competenze di Ibm allo sviluppo di un ecosistema pubblico-privato a sostegno della crescita sostenibile di Milano e, di conseguenza, del nostro Paese».