Dim400, il simulatore del PoliMi per perfezionare i sistemi di guida assistita e autonoma

Un investimento di 5 milioni di euro co-finanziato dalla Regione Lombardia nell’ambito di un progetto del Cluster Lombardo della Mobilità. Verrà usato per la progettazione veicoli ecologici, lo sviluppo materiali innovativi, l’ottimizzazione dei consumi

In Italia si trovano alcuni dei più evoluti simulatori di guida esistenti. Uno di questi è stato installato da tempo nello stabilimento di Dallara, dove viene usato sia per simulare le auto sviluppate dall’azienda, sia per addestrare i piloti. Un altro, pensato per scopi ben differenti è stato installato recentemente installato presso il Politecnico di Milano. Si chiama Dim400 ma non verrà utilizzato per far addestrare in sicurezza i piloti bensì per la progettazione e costruzione di nuovi veicoli ecologici, per lo sviluppo di componenti con impiego innovativo di materiali, per le applicazioni relative alla dinamica del veicolo, l’ottimizzazione dei consumi, per verificare il funzionamento di sistemi di sicurezza attiva (Adas) e per applicazioni di guida autonoma. Non sono poi da escludere applicazioni relativo al motorsport sostenibile.

Lo sviluppo e l’installazione di Dim400 sono costati 5 milioni di euro, 2 dei quali finanziati dalla Regione Lombardia. Un investimento che rientra in un progetto promosso dal Cluster Lombardo della Mobilità che ha l’obiettivo di creare un Polo al servizio delle aziende automotive del cluster regionale lombardo, quarto a livello europeo.

L’abitacolo è mobile, e il conducente – grazie ai movimenti del simulatore e ai sistemi attivi integrati, sedile e cinture – è sottoposto alle stesse forze che sperimenterebbe nella realtà, in conseguenza delle accelerazioni che il veicolo sviluppa per seguire il percorso impostato alla velocità desiderata. Interessante l’adozione di un innovativo sistema di movimentazione basato sull’utilizzo di cavi, che consente di ottenere un campo di movimento più esteso, esponendo il guidatore ad accelerazioni più alte e per un tempo maggiore. Inoltre, un nuovo componente denominato hexalift permette di migliorare il movimento verticale aumentando la corsa disponibile, il che a sua volta conduce a una migliore sensazione di guida in casi di movimento combinato.

Fondamentalmente sono due i vantaggi offerti da Dim400: la possibilità di dimostrare in ambiente sicuro e in modo concreto le potenzialità delle proprie innovazioni, come quelle dei sistemi Adas, prima di averle realizzate e la possibilità di verificare l’interazione fra utenti della strada e infrastrutture, come la sensoristica per il traffico, prima che vengano costruite.

«Con questo accordo vogliamo mettere ricerca e innovazione al servizio della mobilità sostenibile e supportare concretamente la filiera lombarda dell’automotive», ha dichiarato Fabrizio Sala, assessore all’Istruzione, Ricerca, Innovazione, Università e Semplificazione di Regione Lombardia. «La decisione di investire su questa infrastruttura è nata da una precisa analisi di contesto: l’80% del valore dei veicoli dipende dalla componentistica, cioè dalle tecnologie applicate dalle aziende che producono le diverse parti delle vetture, un settore che in Lombardia è molto sviluppato con oltre 1000 aziende nella filiera meccanica, plastica ed elettronica per l’automotive. Per questo i simulatori sono indispensabili per la progettazione e produzione di veicoli tecnologicamente avanzati e offrono grandissimi vantaggi sia al mondo economico che al mondo accademico e averne uno, tra i più avanzati al mondo, proprio in Lombardia rappresenta una grossa opportunità».

«Le infrastrutture sperimentali e i laboratori d’avanguardia sono elementi essenziali per la ricerca internazionale e lo sviluppo con le imprese», ha commentato Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano. «Attraverso l’installazione del simulatore, il Politecnico di Milano si confronta con alcune delle maggiori realtà a livello internazionale, contribuendo a rendere l’area di Bovisa un ecosistema dell’innovazione in chiave europea. Questa è la dimensione alla quale punta l’Ateneo per affrontare le grandi sfide dei prossimi anni, prima fra tutte quella della mobilità».

2021-02-04T18:20:14+01:00 4 Febbraio 2021|Categories: News|