Oura: l’anello intelligente contro Covid-19

La start-up finlandese Oura, in cui Google ha appena investito una cospicua parte dei 28 milioni di dollari dell’ultima raccolta fondi, sta collaborando con l’Università della California a San Francisco (Ucsf) per determinare se il suo anello intelligente sia in grado di identificare i segnali di pericolo di Covid -19. Il dispositivo misura la temperatura, la frequenza cardiaca, l’attività fisica e l’insorgenza di comportamenti correlati alla fatica.

Un paziente finlandese, vittima del nuovo coronavirus, ha affermato che il dispositivo lo ha incoraggiato a sottoporsi al test.«Se il dispositivo elettronico non mi avesse sollecitato, avrei solo pensato a un po’ di stanchezza, del resto il mio cane mi aveva svegliato due volte durante la notte», ha detto Petri Hollmén a The San Francisco Chronicle, aggiungendo che il suo anello indicava una temperatura corporea di appena 1 ° C superiore al normale.

Anticipare gli attacchi da Covid-19

La ricerca sarà condotta in due fasi. In primo luogo, circa 2mila professionisti della salute del Medical Center (Ucsf) e dello Zuckerberg San Francisco General Hospital saranno dotati dell’anello connesso. Poiché la febbre è uno dei primi sintomi di Covid-19, la malattia potrebbe essere identificata in anticipo. Lo scopo dello studio è determinare se, presi insieme e confrontati con altri criteri, i parametri misurati dall’anello conducano a una diagnosi affidabile.

Essere in grado di rilevare precocemente la presenza del virus in un individuo è la chiave degli sforzi globali di contenimento,  ancora più importante quando si tratta di operatori sanitari in prima linea. Prima viene diagnosticato un soccorritore in prima linea, minori sono le probabilità che espongano i loro colleghi o altri che stanno lavorando vicino.

Oltre a medici, infermieri e altri operatori sanitari, Oura e il suo partner accademico inviteranno le 150mila persone, che già possiedono l’anello, a prendere parte allo studio. Per fare ciò, a quest’ultimo sarà richiesto di accettare esplicitamente la raccolta dei propri dati a fini di ricerca.
Il dottor Ashley Mason, ricercatore dell’Ucsf, ha detto che: «L’anello Oura potrebbe consentire di confermare una diagnosi di Covid-19 fino a due o tre giorni prima della comparsa di sintomi come la tosse». Un vantaggio strategico nella lotta contro la malattia, poiché lo screening di massa è sempre più previsto dai Paesi che hanno deciso un contenimento generale della popolazione, come l’Italia, la Francia o la Spagna. La diagnosi precoce del virus è, secondo i medici, la chiave per contenere la sua diffusione.