Forte di una lunga tradizione e decenni di esperienza, la navalmeccanica italiana fa rotta verso l’eccellenza, tenendo fede a due capisaldi: tecnologia e sostenibilità. Gli ultimi anni, ad esempio, hanno visto salire a bordo l’Intelligenza Artificiale per rendere le navi dei sistemi digitali sempre più efficienti e ridurre le emissioni. Il tutto senza distogliere lo sguardo dall’orizzonte, segnato da un futuro in cui le Academy hanno un ruolo cruciale per la formazione dei professionisti della nautica di domani.

Uno sguardo globale all’industria navalmeccanica

Negli ultimi anni, come riportato da la Repubblica, la Cina ha assunto un ruolo sempre più centrale nel settore navalmeccanico, attestandosi attorno al 51% della produzione. Questo superando persino la Corea del Sud e il Giappone, a cui invece spettano il 24% e il 15% della produzione mondiale. In un panorama internazionale estremamente vivace, tra l’aumento della capacità produttiva e le innovazioni di ultima generazione, l’Europa non è rimasta a guardare, ritagliandosi il 5% del mercato mondiale delle costruzioni navali.

Venendo all’Italia invece, tra i dati del 2023, svetta la cifra record di 4 miliardi di euro per l’esportazione della nautica da diporto, con una crescita del settore del 15,9% rispetto all’anno precedente. Tra i fattori determinanti di questa crescita c’è la leadership globale dal punto di vista della produzione italiana di superyacht, con 600 yacht commissionati e/o in costruzione, per oltre 22.000 metri lineari complessivi. Un primato assoluto questo, che rappresenta il 51,4% del mercato mondiale.

Restando in uno scenario europeo, seguono la Turchia (132 yacht in costruzione, per 6.000 metri in totali) e i Paesi Bassi (80 yacht in costruzione, per circa 5.000 metri totali).

I cantieri navali tra futuro, tecnologie e innovazioni

La costruzione di navi da crociera, navi militari, yacht di lusso e navi mercantili vede l’Italia ai primi posti per qualità, design e sostenibilità. Un processo che vede protagoniste anche le nuove tecnologie come i sistemi basati sull’Intelligenza Artificiale, elementi su cui sempre più aziende prevedono di effettuare investimenti nei prossimi anni.

In primo luogo, per perseguire entro il 2050 l’Obiettivo Zero Emissioni, prefissato dall’industria marina durante il Marine Environment Protection Committee, per la tutela del Pianeta riducendo il consumo di carburante e di conseguenza le emissioni di gas inquinanti. In secondo luogo, per automatizzare il trasporto marittimo in riferimento alle attività portuali o alla prevenzione delle collisioni che ogni anno comportano oltre 4.000 incidenti in mare.

Fincantieri e le soluzioni per un’industria più moderna e sostenibile

L’Italia mantiene il suo primato nel settore anche grazie a realtà come Fincantieri, uno dei più importanti complessi cantieristici a livello mondiale con più di 7.000 navi costruite, che raccoglie una sfida importante dal punto di vista dell’innovazione.

Il Gruppo Fincantieri

Nato a Trieste, una città dalla lunga tradizione marinara, in oltre 230 anni di storia si è affermato come l’unico complesso cantieristico attivo in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia. Con ben 18 stabilimenti sparsi nel mondo, è specializzato nella costruzione e trasformazione di navi da crociera e militari e di mezzi offshore nei settori oil & gas ed eolico oltre che nella produzione di sistemi e componenti, nell’assistenza post-vendita e nelle soluzioni di arredamento navale. Il Gruppo, inoltre, è operatore di riferimento negli ambiti del digitale, della cybersecurity, dell’elettronica e dei sistemi avanzati, anche grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e COMAU per lo sviluppo di esoscheletri per arti superiori e inferiori, tecnologie per l’assistenza in operazioni ad elevato rischio e soluzioni di robotica innovativa.

La sostenibilità in Fincantieri

Per accogliere le sfide del nostro tempo, Fincantieri investe le proprie energie anche in termini di sostenibilità. Dal punto di vista della tutela dell’ambiente, ad esempio, il Gruppo ha avviato nel 2021 degli studi di fattibilità rispetto a quattro progetti green selezionati tra le oltre 370 idee emerse nell’ambito del concorso FincantieriON. Tra le più interessanti ricordiamo l’adozione dell’ammoniaca come propulsione verde, l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle aree dei cantieri navali, l’efficientamento dei sistemi di estrazione nelle Officine produttive, il monitoraggio e riduzione dei consumi delle risorse idriche e gli interventi di relamping generalizzati.

Dal punto di vista della sostenibilità sociale, invece, il Gruppo si impegna per attuare politiche di valorizzazione e tutela del capitale umano. Sono diverse poi le attività inerenti alla formazione, allo scopo di accrescere le competenze e le conoscenze professionali delle giovani generazioni, a partire dagli istituti scolastici secondari fino ad arrivare alle università e alle business school. Il tutto senza dimenticare l’esigenza di investire sulla formazione continua, anche una volta che la risorsa sarà entrata nel mondo del lavoro.

Insomma il futuro porta con sé numerose sfide, ma per confrontarsi con queste a vele spiegate, la navalmeccanica si trova a dover considerare principalmente due aspetti: la salvaguardia dell’ambiente e delle sue risorse, e l’utilizzo delle nuove tecnologie.

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Fonti:

La Repubblica 2024, Cantieri navali, caccia al tesoro competenze [Link]

Tech4Future 2022, Intelligenza artificiale per il trasporto marittimo, dal porto alle navi [Link]

Industria Italiana 2020, Fincantieri, la sfida globale passa per tecnologia e sostenibilità [Link]

www.confindustrianautica.it, Pubblicati i dati della nuova edizione di Monitor, il rapporto statistico di metà anno sui trend di mercato della nautica da diporto [Link]

www.fincantieri.it [Link]