La scelta del percorso di studi dopo la scuola media è certamente complessa non solo per via della giovane età dei ragazzi in essa coinvolti, ma anche a causa della scarsa consapevolezza rispetto all’offerta formativa degli istituti tecnici e professionali. Per approfondire questa tematica, incontriamo Georgia Lauzi, Dirigente Scolastica dell’Istituto di Istruzione Superiore “Evangelista Torricelli”, storica scuola milanese in cui è presente anche un Istituto Tecnico Meccanico e Meccatronico.

Le iscrizioni per l’anno scolastico 2024/2025 si sono appena concluse con risultati interessanti non solo per i licei, ma anche per gli istituti tecnici e per quelli professionali. Secondo quanto riportato da “Il Sole 24 Ore”, sebbene il liceo risulti la scuola superiore più scelta dai ragazzi (55,3%), gli istituti tecnici hanno totalizzato il 31,66% di nuovi studenti, con una lieve crescita rispetto al 30,9% dell’anno precedente.

Tuttavia, nonostante i dati incoraggianti, esistono ancora molti pregiudizi nei confronti di questi percorsi. Nello scenario attuale, infatti, il liceo viene spesso considerato “la scuola superiore per eccellenza” mentre l’istituto tecnico viene erroneamente percepito come una scuola meno prestigiosa e impegnativa a livello di studio.

Certamente la scelta della scuola superiore non è semplice, soprattutto considerando la giovane età dei ragazzi in essa coinvolti, ma è fondamentale creare consapevolezza anche attorno al valore dell’offerta formativa degli istituti tecnici e professionali, raccontando queste realtà ai futuri studenti e alle loro famiglie.

Per approfondire questa tematica, abbiamo incontrato Georgia Lauzi, Direttrice Scolastica dell’Istituto di Istruzione Superiore “Evangelista Torricelli”, fondato tra gli anni Sessanta e Settanta nel Sud di Milano.

Intervista a Georgia Lauzi, Direttrice Scolastica dell’Istituto di Istruzione Superiore “Evangelista Torricelli” di Milano

D. Benvenuta Dott.ssa Lauzi, può presentarci l’offerta formativa dell’Istituto Torricelli con particolare riferimento al percorso incentrato sulla meccanica e meccatronica?

L’Istituto Torricelli è un riferimento del territorio fin dagli anni Settanta, con diversi indirizzi di istituto tecnico e oggi anche liceale. Il percorso di meccanica-meccatronica è incentrato negli anni del triennio su attività laboratoriali di progettazione, con diverse ore di CAD ma anche un lavoro più manuale su torni e robot, quali EDO e IRB14050. Per le attività che non riusciamo a offrire in sede prevediamo visite sia aziendali che in fiere di settore, sfruttando anche le collaborazioni con le Università, soprattutto il Politecnico e con gli ITS. Privilegiamo inoltre gli scambi interdisciplinari, coinvolgendo soprattutto matematica e informatica.

D. Nel corso degli anni, avete aggiornato e valorizzato i laboratori del vostro Istituto per affrontare esigenze formative sempre più sfidanti. Quali investimenti avete effettuato a livello di tecnologie? Quali risorse avete messo in campo per riuscire a sostenere il costo di queste attrezzature in una scuola pubblica?

Il tema del finanziamento è molto attuale: fatichiamo a tenerci al passo con i tempi non potendo contare su finanziamenti specifici ministeriali, infatti ci appoggiamo principalmente ai contributi volontari dei genitori, a donazioni di privati e quando possibile finanziamenti ad hoc per acquisti mirati. Nel 2021 ad esempio i fondi COVID per macchinari da poter controllare a distanza ci hanno consentito di acquistare un robot ABB. Con i fondi PNRR del 2023, invece, abbiamo potuto acquistare visori 3D per simulare esperienze che non sono realizzabili dal vivo per questioni di sicurezza o perché coinvolgono strumenti troppo costosi. Negli anni abbiamo anche acquistato stampanti 3D, una troncatrice a nastro e il robot EDO, oltre ad effettuare manutenzioni periodiche sulla strumentazione meno recente, in particolari i torni.

D. Oltre ai Percorsi per le Competenze Trasversali per l’Orientamento (PCTO), quali esperienze proponete per avvicinare il più possibile i ragazzi al mondo del lavoro?

Come tutte le scuole abbiamo introdotto quest’anno dei moduli di orientamento che arricchiscono l’offerta formativa, aprendosi ulteriormente al territorio e agli scambi con il mondo del lavoro e della ricerca. Organizziamo incontri con aziende interessate ai nostri ragazzi, che hanno preso la forma del web-matching negli anni COVID e ospitiamo presentazioni di varie fondazioni ITS. Da quest’anno abbiamo anche attivato dei percorsi di tirocinio duale aperti a studenti di quarta che potranno terminare gli studi lavorando nel frattempo in aziende di settore.

D. Infine, ritiene che i ragazzi che intraprendono il percorso di studi nell’ambito meccanico e meccatronico siano pienamente consapevoli della scelta effettuata? Come affrontate la questione dell’orientamento e del riorientamento nel vostro Istituto?

Purtroppo la scelta dell’istituto tecnico è spesso frutto di pregiudizi sul presunto impegno minore richiesto rispetto ai licei. Questa errata interpretazione nell’indirizzo di meccanica è ancora più fuorviante, perché alcune famiglie pensano a un ambito di lavoro che corrisponde ai loro ricordi di decenni passati e non tiene conto dell’evoluzione tecnologica che nel frattempo ha trasformato tutto il comparto. Per questo cerchiamo di dare informazioni molto chiare nell’orientamento in entrata e, soprattutto nel biennio, ricorriamo spesso al riorientamento. Sfruttiamo la figura del tutor, che prende contatti con altre realtà scolastiche più in linea con le aspettative e le caratteristiche degli studenti, e presentiamo anche i nostri corsi agli studenti della scuola che hanno scelto altri indirizzi, per favorire un passaggio durante il secondo o terzo anno. Infine, ci sforziamo di affrontare il disagio e la demotivazione di alcuni ragazzi mettendo in campo risorse quali lo sportello psicologico, il coaching per gli allievi di prima, progetti di benessere nel gruppo classe in modo da evitare che un disagio di natura personale possa portare all’abbandono scolastico laddove le potenzialità sono in linea con le richieste della scuola.

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Fonti:

Il Sole 24 Ore, “Iscrizioni a scuola, il 55,63% sceglie il liceo: primo lo scientifico. Bene gli istituti tecnici”, https://www.ilsole24ore.com/art/iscrizioni-scuola-5563percento-sceglie-liceo-bene-istituti-tecnici-AF0518gC (12/02/2024)