Dall’uso di particolari sensori e droni per monitorare i terreni, all’impiego dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la produzione e ridurre gli sprechi: ecco come l’innovazione tecnologica sta plasmando l’agricoltura del futuro.

Gli ultimi anni, di fatto quelli di un’era sempre più calda e caratterizzata dal cambiamento climatico, hanno evidenziato la necessità di un progresso significativo per le imprese del settore agricolo, chiamate ad accogliere le sfide della digitalizzazione e della sostenibilità. In questo contesto, sono nate le cosiddette “smart farm” ovvero “fattorie intelligenti” in cui la tecnologia è al servizio delle più tradizionali attività manuali che, invece, richiederebbero un enorme dispendio quantitativo di risorse ed energie.

In questo contesto, sono molti i Paesi che hanno scommesso su queste innovazioni basate sulla rilevazione e rielaborazione di grandi quantità di dati al fine di migliorare i processi produttivi. Secondo uno studio riportato da Agrifood.Tech, ad esempio, il mercato italiano dell’Agricoltura 4.0 ha mostrato una notevole crescita, raggiungendo un valore di 2,5 miliardi di euro nel 2023. Questo rappresenta un aumento del 19% rispetto all’anno precedente, indicando una tendenza positiva verso l’adozione e l’implementazione delle tecnologie digitali nel settore agricolo italiano.

Ma in che modo la tecnologia può diventare utile per agricoltori e attività agricole? E in che modo una fattoria può diventare smart?

L’innovazione tecnologica al servizio dell’ambiente

Grazie all’avvento di tecnologie avanzate, come droni per l’agricoltura e robot agricoli, i cosiddetti farmbot, è possibile, per esempio, conoscere approfonditamente il terreno di coltivazione e le sue caratteristiche agronomiche. Oppure raccogliere dati metereologici attraverso i satelliti per programmare interventi sui terreni e sulle colture.

Ma le soluzioni per un’agricoltura più intelligente non finiscono qui. Attraverso l’utilizzo di software specializzati è possibile monitorare la salute di coltivazioni e animali in generale, oltre a raccogliere informazioni utili come la presenza di insetti, parassiti infestanti o la diffusione di epidemie. O ancora stabilire la giusta quantità d’acqua, fertilizzanti, concimi e pesticidi da somministrare ai terreni con l’obiettivo di evitare lo spreco e la dispersione di risorse nutritive preziose. Il tutto allo scopo di aumentare la produttività delle colture e degli allevamenti, e la qualità dei prodotti nel più completo rispetto dei ritmi naturali di crescita e dell’ambiente in generale.

Inoltre, le aziende del settore che investono nella digitalizzazione si impegnano per accogliere la sfida della sostenibilità a 360°, affrontando anche questioni sociali come la carenza di manodopera e cibo. Altre invece, come quelle che operano nel settore dell’automotive, hanno cominciato a estendere il loro core business per sviluppare nuove tecnologie da mettere al servizio dei macchinari agricoli. In particolar modo si sono concentrate sugli effetti del cambiamento climatico, primo tra tutti la scarsità d’acqua di cui le coltivazioni soffrono, non solo nei mesi estivi.

La mission di queste aziende è creare un ambiente di coltivazione indipendente dal clima, che possa garantire un sistema di produzione agricola stabile e sostenibile. Oltre a far fronte alla carenza di manodopera, per affrontare le questioni globali legate alla carenza di cibo e all’agricoltura.

Altre ancora hanno messo a punto una tecnologia di ultima generazione, i digital twin. Una speciale innovazione che sfrutta un importante flusso di dati, provenienti da esperimenti reali che vengono incrociati con simulazioni digitali relative allo stato di salute di terreni e allevamenti, affinché sia possibile determinare i migliori tempi di raccolta e l’apporto di risorse di cui le coltivazioni o gli animali hanno bisogno.

L’innovazione tecnologica al servizio dell’uomo 

Il profilo dell’agricoltore moderno prevede un impiego della tecnologia per una maggiore sostenibilità non solo ambientale, ma anche produttiva e alimentare. La finalità è, ancora una volta, ridurre sprechi di risorse ed energia e assicurare ai consumatori la migliore qualità possibile dei prodotti derivanti da coltivazioni e allevamenti. Le nuove tecnologie, inoltre, consentono ai professionisti del settore di usufruire di sistemi di sorveglianza avanzati che assicurano, ad esempio, un intervento tempestivo per rilevare eventuali accessi non autorizzati all’interno delle smart farm. Infine, ricordiamo le importanti innovazioni orientate alla sicurezza dell’uomo con particolare riferimento alle soluzioni che consentono di semplificare l’utilizzo e la gestione dei macchinari agricoli.

In questo ambito, un esempio di spicco è costituito da Dana Graziano, azienda fondata a Rivoli (TO) nel 1951, impegnata nella produzione di riduttori, trasmissioni e relativa componentistica meccatronica. Oggi, Dana Graziano è uno dei nomi più importanti nel campo degli organi di trasmissione, sia per applicazioni su vetture ad altre prestazione che per il mondo delle macchine agricole e mezzi di costruzione. Dana Graziano completa l’offerta per i propri clienti – che vanno dalle smart farm diffuse in occidente, alle realtà dei paesi emergenti in cui spesso il coltivatore si interfaccia per la prima volta con un mezzo agricolo meccanizzato – fornendo l’attività completa di sviluppo e validazione dei prodotti.

Insomma, dal secondo dopoguerra a oggi, le tecniche impiegate nel settore agricolo sono state costantemente perfezionate, passando dalla meccanizzazione alla digitalizzazione dei processi e avviando così una vera e propria rivoluzione digitale. Per garantire massima produttività in maniera sicura e sostenibile, quindi, è importante considerare i vantaggi che lo smart farming può apportare alla gestione dei terreni, delle coltivazioni e degli allevamenti del futuro.

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Fonti

AgriFood.Tech 2021, Smart farming: per gli agricoltori italiani soluzioni digitali sempre più importanti [Link]

AgriFood.Tech 2024, Cresce il mercato dell’Agricoltura 4.0, ma la diffusione in campo è modesta. Intanto si guarda al carbon farming [Link]

Osservatori.net 2023, Nel 2023 l’Agricoltura 4.0 italiana raggiunge 2,5 miliardi di euro, +19% [Link]

Agronotizie 2024, Digital Twin: come funzionano [Link]

www.dana.com [Link]