La Fondazione Dalmine nasce per iniziativa di Tenaris Dalmine, sede operativa italiana di Tenaris, specializzata nella produzione di tubi in acciaio senza saldatura destinati all’industria del petrolio e del gas, nonché al settore meccanico, industriale, automotive e alle nicchie legate alla transizione energetica. A partire da questa eccellenza la sfida dell’azienda – e insieme della Fondazione – è vincere la ritrosia, soprattutto delle nuove e nuovissime generazioni, a dedicarsi alla metallurgia e alla siderurgia, e più in generale a immaginarsi in un ambito come quello industriale.

Valorizzare il racconto di una cultura industriale che nasce da un’impresa, ormai parte integrante del suo territorio da oltre un secolo, e oggi un’azienda di portata globale: questa la solida base su cui poggia la Fondazione Dalmine. Fondazione che condivide con Tenaris anche quei valori che nel tempo sono diventati espressione di una cultura industriale: innovazione; cultura e competenze del lavoro; salute e sicurezza; etica del business e trasparenza; ambiente, con particolare attenzione alla comunità territoriale; energia ed economia circolare.

Preservare e promuovere gli archivi industriali come memoria delle persone, dei luoghi e dei territori legati all’azienda, considerandoli un patrimonio essenziale da esplorare, studiare e analizzare. Questi sono gli obiettivi di un disegno culturale che guarda al futuro e si rivolge a un pubblico sempre più eterogeneo: famiglie, studenti e istituzioni educative, appassionati ed esperti di diverse età e contesti culturali. Manuel Tonolini, direttore della Fondazione da marzo 2023, ci illustra i dettagli di questo ambizioso progetto.

Storia, tecnologia, robotica, economia sembrano essere i pilastri portanti della vostra filosofia aziendale, ma come è possibile tenere insieme tutto questo? E com’è possibile farlo alla luce di un mondo sempre più attento alla sostenibilità e al corretto impiego delle risorse umane?

Grazie alla nostra lunga storia di archivio, con più di 2.300 metri lineari di foto, disegni, brevetti e documenti conservati, e in parte digitalizzati, fin dagli anni 1996-98 abbiamo cominciato a presentarci come spazio espositivo per mostre di settore, fino ad attirare le scuole del territorio interessate alla valorizzazione della storia industriale del bergamasco. E così ad aprirci a un pubblico ampio e variegato.

Successivamente abbiamo cominciato a proporre alle classi di bambini e bambine e ragazzi e ragazze in visita alcune attività sui temi della cultura industriale: robotica e digitale, storia e cittadinanza, ambiente e territorio. Ci siamo dedicati allo studio di laboratori e attività che potessero coinvolgere e appassionare il pubblico dei giovanissimi, a partire dai 3 anni, fino ad arrivare ai 19 degli studenti e studentesse delle scuole superiori. Nell’ultimo anno sono stati 25mila gli studenti coinvolti, senza dimenticare gli universitari.

Questo perché l’obiettivo di TenarisDalmine è modificare la percezione stereotipata dell’industria italiana, a questo proposito è molto preziosa l’attenzione che dedichiamo alle risorse umane, con percorsi di formazione continua.

Inoltre, Fondazione Dalmine si apre alle nuove generazioni, avvicinandosi alle tematiche a loro care e offrendo percorsi di apprendimento mirati a diffondere la cultura industriale della sostenibilità. Sempre con un focus particolare sulla promozione di una cultura del lavoro efficace, che bilanci la dimensione umana e quella produttiva, incentivando le competenze necessarie per affrontare con successo le sfide future.

In questo senso, per esempio, il tema della sicurezza sul lavoro, che TenarisDalmine promuove con continuità nelle sue attività quotidiane, acquisisce un’importanza fondamentale per creare una cultura nell’ambito del lavoro anche per la Fondazione Dalmine.

In linea con quanto si fa in azienda, la Fondazione Dalmine si impegna attivamente nella promozione della sostenibilità ambientale, dell’efficienza energetica e dell’economia globale per diffondere il più possibile i principi che favoriscono un business etico.

Laboratorio di Robotica

Laboratorio di Robotica

Quali strategie e programmi adottate per promuovere l’orientamento professionale nelle scuole e fornire formazione alle nuove generazioni? Come integrate queste iniziative con il contesto educativo e quali sono gli obiettivi principali che vi ponete nel supportare la crescita e lo sviluppo dei giovani?

Ci occupiamo direttamente della formazione dei nostri tutor affinché possano lavorare a loro volta sull’orientamento e sulla formazione dei giovani attraverso quattro percorsi.

Grazie alle Borse di Studio Roberto Rocca mettiamo a disposizione degli studenti, sia delle scuole secondarie superiori sia universitari, oltre 120mila euro. I fondi vengono erogati tenendo conto del merito, ma anche alle condizioni socio-economiche in cui vivono studenti e studentesse. Hanno carattere fortemente tecnico, quindi sono principalmente rivolte a istituti tecnici, commerciali e professionali. Mentre per l’università sono dedicate principalmente agli iscritti ai corsi di laurea triennale e magistrale in ingegneria.

Il Programma Tecnico Roberto Rocca è invece quello più vicino alla visione di Italia Meccatronica. Si rivolge a ragazzi e ragazze di un’età compresa tra i 15 e i 21 anni con laboratori di robotica, automazione industriale, pneumatica, senza dimenticare la sicurezza sul lavoro. Hanno una durata compresa dalle 4 alle 20 ore in aula, qui i partecipanti sperimentano attività industriali, facendo pratica direttamente sui macchinari che troveranno una volta entrati in azienda. Tutto questo grazie alla collaborazione con ABB, Festo e Siemens. Le nostre classi ospitano infatti simulatori, quattro diversi robot classici e uno industriale.

Il nostro programma sui grandi temi della Cultura Industriale è rivolto invece alle scuole dell’infanzia e prevede laboratori collaborativi e multidisciplinari che conducono i più piccoli alla scoperta dell’industria passando dalla storia alla tecnologia dalla robotica all’economia.

Infine, il programma After School Roberto Rocca dedicato a ragazzi e ragazze delle scuole medie, pensato per offrire laboratori di orientamento, in orario pomeridiano, per materie STEM, senza trascurare le attività più legate alla motoria e all’arte. Sempre con l’obiettivo di insegnare le abilità nello stesso modo in cui i ragazzi ne usufruiranno una volta entrati nel mondo del lavoro.

Lo sguardo alla tradizione e alla cultura aziendale è fondamentale, ma cos’ha in serbo Fondazione Dalmine per il futuro?

L’obiettivo è sicuramente insistere con orientamento e formazione dal momento che, almeno per quanto riguarda le fasce d’età più basse, studenti e studentesse non hanno molta consapevolezza né di che cosa aspettarsi dal mondo del lavoro, né di che cosa il mondo del lavoro si aspetta da loro.

Mentre per quanto riguarda gli alunni degli istituti professionali e degli ITS, sulle loro prospettive future incide molto il tessuto socio economico in cui vivono, anche se hanno le idee più chiare su cosa faranno da grandi. Abbiamo constatato che opportunità come l’alternanza scuola-lavoro generano un ritorno di interesse e prospettive nei giovani. Nello scorso anno, ad esempio, dei nove ragazzi maggiorenni coinvolti nel PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento in Tenaris Dalmine, sei hanno scelto di avviare la loro carriera in Tenaris.

Lo stesso discorso vale per gli studenti universitari, che hanno dalla loro anche una forte competitività una volta entrati nel mondo del lavoro, questo perché la domanda è molto più grande dell’offerta soprattutto in un territorio come il nostro.

ABB RoboCup 2024

ABB RoboCup 2024

Per risultare il più possibile attrattivi, ancora una volta dal punto di vista dei giovani, proprio in questi giorni ospiteremo la competizione nazionale ABB RoboCup, che ha l’obiettivo di avvicinare e appassionare alla robotica gli studenti delle Scuole Secondarie di II Grado attraverso attività ludiche e si concluderà con una speciale cerimonia di premiazione al Kilometro Rosso. L’iniziativa, che vede gli istituti sfidarsi a colpi di quiz ed esercitazioni pratiche di programmazione e utilizzo del software ABB RobotStudio, richiama studenti e studentesse da tutta Italia.

Infine sono sempre di più le aziende realizzano una sorta di academy interna e anche qui da noi da settembre partiranno delle attività di certificazione.